Sovrappopolamento: Limitare le nascite degli Africani?

In I miei Editoriali, Timbro e firma by Hagar Lane

DOMANDA: Il mondo è troppo piccolo per 8 miliardi di persone. Dobbiamo limitare le nascite, ma cosa fare con quei Paesi che hanno una crescita demografica enorme e di conseguenza generano flussi di persone verso di noi?

Abbiamo due problemi: uno logico, quello del sovrappopolamento, l’altro illogico, quello di propagandare al tempo stesso che bisogna fare più figli. Perché è illogico il secondo? Perché punta alla conservazione della razza, come vi fosse una razza italiana a questo mondo e non fossimo da sempre una mescolanza di tutte le razze della Terra.

Si può dire che esiste una razza siciliana, ad esempio, fingendo di non vedere che noi siciliani siamo un bellissimo minestrone genetico fatto del DNA degli antichi greci che per primi ci hanno colonizzato, degli arabi, dei normanni (io dico sempre per scherzare che ho la bellezza dei normanni e l’intelligenza degli arabi), degli spagnoli, dei francesi e chi più ne ha più ne metta? Ecco che, se vedo tutto il mondo fatto così, perché storicamente tutti hanno conquistato tutti e sono stati conquistati da tutti, che senso ha crucciarsi per il fatto che gli africani fanno più figli di noi (allarme folle lanciato e fatto rimbombare nelle nostre teste oggi da tutti i media, al grido di: “NON SI FANNO PIU’ FIGLI!”) o che i musulmani fanno più figli dei cattolici? Ragionando così accadrebbe che, se accettassimo l’irragionevole corsa al fare tutti più figli per preservare le “razze locali”, che ho spiegato sopra non esistere dal punto di vista genetico, sarebbe un po’ come fare una stupida guerra fredda che accrescerebbe l’unico vero problema: il sovrappopolamento mondiale.

Tale ragionamento è altresì illogico perché allora bisognerebbe anche considerare la vita media di ciascun “popolo locale”, che è diversissima da un posto all’altro. Potremmo arrivare a dire che, poiché i russi avevano fino a pochissimo tempo fa una vita media molto più bassa della nostra, piuttosto che gli africani, allora loro dovrebbero fare il doppio di figli rispetto a noi, che viviamo il doppio di anni di loro. Non se ne esce più, cioè, facendo qualsiasi azione folle riguardante le nascite. O potremmo fare come in Cina dove, fino a pochissimo tempo fa, si poteva fare solo un figlio (ora credo se ne possano fare due), col risultato che un numero incalcolabile di figlie femmine è stata uccisa, perché le femmine erano considerate un peso, mentre i figli maschi erano future braccia utili nel lavoro. Ancora, mi viene in mente la politica di assillante propaganda fatta da Hitler e Mussolini a favore delle famiglie, e nessuno sapeva che il vero motivo era semplicemente che volevano formare due grossi eserciti per dichiarare guerra al mondo intero, sicché serviva che in casa restassero dei ragazzini a mandare avanti le tanto amate “famiglie”, spogliate in realtà di padri e figli da spedire in massa a morire in guerra. Non credo esista un solo esempio storico positivo riguardo azioni politiche fatte a protezione della propria “razza” o a imposizione della propria “razza” sulle altre (il nazismo era fondato tutto su folli ragionamenti sulle razze) o, peggio ancora, con riferimento a leggi sul numero di figli da fare (Cina).

Nessuno si è preoccupato quando il mondo ha perso le razze degli indiani d’America, sterminate come pulci, mentre invece erano quelle che vivevano più di chiunque altro in perfetta armonia con la natura. Nessuno si è preoccupato quando i civilissimi cattolici hanno sterminato i beghini e i catari, solo per fare due esempi. Voglio dire che qualsiasi ragionamento si faccia sulle differenti razze o religioni, presuppone sempre inconsciamente che si voglia che la propria razza e religione prevarichi le altre, da cui il numero esorbitante di guerre avute in ogni epoca storica dell’umanità.

Direi, in buona sostanza, che il problema del sovrappopolamento della Terra di certo non si risolve correndo tutti a fare ancora più figli per far sopravvivere la propria “razza”, che ho detto sopra non esistere di fatto, perché tutti noi siamo una mescolanza di razze da secoli e millenni. Di contro, conosciamo bene che effetti hanno avuto le norme fatte dagli Stati che hanno voluto contenere il fenomeno del sovrappopolamento (Cina e lo sterminio silenzioso delle figlie femmine). Infine, direi che di razze ne abbiamo fatte sparire fin troppe a suon di guerre, ed erano tutte infinitamente più sagge e pacifiche di coloro che li hanno massacrati.

Ecco che, per me, è meglio non avventurarsi in simili discorsi e lasciare che gli umani facciano il loro corso nel pianeta Terra e poi spariscano, giacché il rischio di estinzione sarà per l’intera razza umana, incapace di stare sul pianeta senza distruggere tutto al pari di un virus letale.

Il problema degli incendi della foresta dell’Amazzonia è immenso, ma non gliene può frega’ de meno a nessuno di trattarlo e risolverlo, preservando la vita del pianeta. Voglio dire che noi stiamo creando la desertificazione e stiamo avvelenando l’aria e l’acqua ovunque nel mondo, pertanto il problema del sovrappopolamento si risolverà presto da solo, perché moriremo come mosche.