Analfabetismo Funzionale: L’Italia punta al podio

In Riflessione del giorno, Timbro e firma by Hagar Lane

Cosa si dovrebbe pensare leggendo che l’Italia è il 4° Paese OCSE per Analfabetismo Funzionale? Sul podio ci stanno Indonesia, Turchia e Cile. E poi? E poi viene l’Italia.

È l’analfabetismo funzionale «la più grande emergenza dell’Italia»

Per analfabetismo funzionale, si legge nell’articolo che vi ho linkato sopra, s’intende “l’incapacità di usare in modo efficace le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana. Si traduce, in pratica, nell’incapacità di comprendere, valutare e usare le informazioni che riguardano l’attuale società”.

“Nnamo beneeee!”, esclamerebbe la Sora Lella.

Questa è la frase più sconcertante che ho letto nel testo: “In altre parole più di 7 italiani su 10 sono analfabeti funzionali o hanno capacità cognitive e di elaborazione minime”.

La riflessione su questo tema riguarda il come si è potuti arrivare a questo punto e come risolvere il problema a livello individuale.

COME SI È ARRIVATI A QUESTO PUNTO?

Molto semplice. Quello che è stato fatto è riprodurre in società il setting dei laboratori dove si fanno continui esperimenti psicologici sulle persone e gli animali, sia come singoli che come membri di un gruppo.

Ora, se io creo tanti SOCIAL, tutti caratterizzati da un bombardamento continuo di notifiche e dove sradico e getto per aria le regole fondamentali della convivenza civile, accettando che si pratichi il cyber bullismo e la violazione della privacy, si insulti e si minacci chiunque come niente fosse, lo si derida o, peggio, ci si possa organizzare in branco (con anche account fake e bot) per sbranare il dissidente pericoloso di turno (la BESTIA e non solo), ecco che il gioco è fatto. Per anni è stato così, nel silenzio generale di media, politica e forze dell’ordine. Come mai? Ognuno si risponda da solo, che è meglio.

I Social hanno fatto sì che il nostro cervello fosse continuamente interrotto (notifiche), abituandosi così a mantenere la concentrazione per sempre meno tempo. Questo, nel giro di qualche anno, si traduce nell’impossibilità di capire e memorizzare anche un testo di sole 3 pagine.

Dopo anni vissuti come cavie inconsapevoli dei Laboratori Social, ecco che arriva il giorno in cui il Din-Din della notifica sarà avvertito dal nostro cervello anche quando la notifica non c’è, cioè l’interruzione di concentrazione avverrà anche senza più una causa che la scateni. Basta davvero poco per far sballare il cervello di una persona, e lo hanno fatto, a livello di massa.

La politica ha taciuto per anni su quanto stava accadendo sui social (un radicale cambio delle regole relazionali vigenti fra le persone e degli equilibri di forza, sempre più basati sulla legge del più forte), e non sapremo mai se l’hanno fatto per ignoranza o per interesse o per entrambe le cose.

Se un popolo si riduce a un branco di pecore, infatti, non serve essere Einstein per mettersi alla sua guida, ma posso tranquillamente essere il più analfabeta dei pastori (con tutto il rispetto per i pastori). Tutti a lamentarsi del livello sempre più basso della nostra classe politica, ma più gli italiani cresceranno in analfabetismo funzionale e più ne vedremo delle belle in Parlamento, perché i politici saranno sempre più gli ultimi degli ultimi e non i migliori dei migliori.

SOLUZIONE

La soluzione è quella che ho adottato io tempo fa e funziona alla grande. Parecchi anni fa mi accorsi di quanto i Social avessero un effetto devastante nella mia vita, perché capaci di interrompere in qualsiasi momento la mia programmazione della giornata, per vari motivi: un’amica che mi linka su Facebook, un meme su Whatsapp, un insulto gratuito piovutomi addosso a ciel sereno, continue notifiche ovunque e mille altre cose ancora, che voi conoscete meglio di me.

La prima cosa che ho fatto è stata di disintossicarmi, chiudendo tutti gli account social, ma proprio tutti, e questo per diversi anni. All’inizio venivo vista dai più come un’aliena, una “fuori dal mondo”, e io mi limitavo solo a rispondere: “Non hai idea di quanto sei cambiato/a tu da quando stai su Facebook”.

Poi. poco tempo fa, ho tiepidamente riaperto degli account social, ma ho cancellato immediatamente le notifiche via sms, email, con campanellini e numeretti… TUTTE!

Non sono più i Social che comandano sulla mia vita, ma sono io che vado sui social se e quando voglio (molto raramente), e ogni volta è una mia scelta e non una scelta impostami dall’esterno, senza che nemmeno me ne renda conto.

Riprendetevi il vostro cervello, perché è l’unica cosa che possedete davvero. Se vi fate fottere il cervello, amici miei, poi possono fottervi qualsiasi altra cosa, comprese le mutande e senza che voi riusciate in alcun modo a impedirlo.

Vostra, Hagar