A Dicembre 2020 sono stati fatti 101 mila licenziamenti, 99 mila di quei lavoratori erano donne.
Si sta pensando di varare una legge che incentivi le imprese ad assumere giovani e donne, come fossero entrambi entrati a far parte delle categorie protette. Io non farei mai una legge del genere, per due motivi:
- Un’azienda che non assume giovani e donne, ma li licenzia in massa se solo c’è aria di crisi, è, per definizione, un’azienda destinata a fallire nel giro di poco tempo. Allora, che fallisca pure e lasci quanto prima il posto a nuovi imprenditori, meglio ancora se giovani e donne.
- La testa di un imprenditore o di un dirigente maschilista non la cambi offrendo sgravi contributivi e fiscali, ma cambiando le regole del gioco. Significa che la legge da fare in Italia è quella che ha fatto la Spagna 5 o più anni fa. La legge recita che i consigli di amministrazione di ogni ente, istituzione, azienda quotata in Borsa e sindacato deve essere obbligatoriamente composta da un 50% di uomini e un 50% di donne, e così il Parlamento.
La società si cambia solo cambiando le regole del gioco al vertice, tutto il resto verrà da sé.