La Coerenza: i pazzi e i politici

In Riflessione del giorno, Timbro e firma by Hagar Lane

In Veronika decide morir di Paulo Coelho, ad un certo punto Veronika pensa, essendo stata internata in un manicomio, di poter dare risposte incoerenti ai medici che la stavano interrogando, perché in fondo “ai pazzi era consentito essere incoerenti”.

Solo gli stupidi non cambiano idea, ma cambiare idea due volte al giorno per mesi o anni o durante un’intera carriera politica è ben altra cosa.

Dinanzi allo spettacolo a cui stiamo assistendo negli ultimi decenni in Italia, di scandalosa incoerenza da parte della maggior parte dei leader politici, mi chiedo perché l’incoerenza di Veronika sia sinonimo di follia e quella di chi guida un Paese si definisce in mille modi diversi, ma mai come follia.

In alcuni casi si parla di tatticismo e di grandi pokeristi, di opportunismo, e in altri casi si scrive che l’incoerenza è frutto dell’incapacità, dell’ignoranza e dell’inesperienza, forse pensando che quelle parole iniziano tutte con la “i” e quindi si sposano bene col termine “incoerenza”.

Qualcuno dice che l’incoerenza è frutto dell’interesse personale, altri della paura di perdere la poltrona. Alcuni parlano di voltagabbanismo, di cambio di corrente e di cambio casacca per saltare per tempo nel carro del vincitore.

E avanti così, fino ad arrivare a termini sopraffini, come costruttori e responsabili, quando non, addirittura, persone che (improvvisamente) hanno a cuore il bene del Paese.

In questo reality show della politica, che osservo con distacco e per poco tempo al giorno per non infettarmi, l’unico politico che ha mostrato coerenza negli ultimi 10 anni è stata Giorgia Meloni, e questo detto da me, che non condivido una sola delle idee di quella “donna, madre e cattolica”, come ama definirsi lei stessa nei comizi.

Sono curiosa di vedere se Giorgia Meloni sarà premiata dagli italiani per la sua coerenza o no. Sono curiosa di vedere i sondaggi politici nei prossimi sei mesi e ancor di più durante il semestre bianco, quando non si potrà più far cadere il governo, le poltrone saranno al sicuro per tutti, e si potrà finalmente tornare a sbraitare contro il governo, stando al governo, nella speranza di recuperare così i voti persi per incoerenza.

Molti leader politici aggiungeranno presto altri fiumi di parole incoerenti a quelle già dette nei mesi e anni passati e, probabilmente, basterà davvero questo, aggiungere incoerenza a incoerenza, per riportare all’ovile le poche o tante pecore italiane smemorate e sempre in cerca di pastore.