Piccole donne

In Recensito da me, Timbro e firma by Hagar Lane

Ho visto l’ultima versione del film Piccole Donne, uscito nel 2019, che narra una storia che non conoscevo, sebbene il romanzo dal quale è stato tratto il film fosse famosissimo.

Il film è commovente dall’inizio alla fine, un concentrato di amore in tutte le sue forme e senza interruzioni. Una storia scritta nel 1870 è riuscita a portare l’arte alla sua massima espressione di bellezza, e chissà se noi sapremo raggiungere quel livello con le nostre storie e storielle moderne, dove c’è posto per tutto, tranne che per l’amore vero, tra genitori e figli, tra fratelli e sorelle, tra amici e vicini di casa, tra marito e moglie e tra datori di lavoro e dipendenti, persino.

Il finale di Jo March come scrittrice mi ha lasciato di stucco. Nel 1870 quella piccola-grande donna ha avuto il coraggio di contrattare con l’editore il compenso per il suo romanzo, portandolo dal 5% al 6,6%. Basta questo per riflettere sul rapporto editore-autore di oggi.

A distanza di 150 anni dalla pubblicazione di Piccole Donne, tutto dovrebbe essere cambiato e migliorato, ma mi sa che è peggiorato. Quale autore esordiente avrebbe il coraggio oggi, nel 2020, di fiatare (contrattare) con un editore che accetta di pubblicare la sua opera prima? Nessuno, diciamolo chiaramente.

In realtà Jo March fa molto più del semplice “contrattare il suo compenso”, perché non cede all’editore i diritti accessori del proprio romanzo. Oggi quei diritti si devono cedere per forza e non c’è neanche da discutere. L’autore cede i diritti cinematografici all’editore, sapendo perfettamente che al 99,9% l’editore non farà scrivere la sceneggiatura del romanzo e, di conseguenza, non tenterà di venderla a nessuno, così come cede i diritti di traduzione del romanzo, sapendo che al 99,9% il libro non verrà tradotto in nessuna lingua straniera.

Come scrittrice, Jo March insegna che sui soldi si può e si deve contrattare, fin anche a rinunciare al proprio compenso, se si vuole, ma sui diritti no: i diritti, per definizione, non si contrattano e non si cedono a nessuno, anche con riferimento ai diritti editoriali, o non li si chiami “diritti”. I diritti si tengono stretti e si portano avanti da soli o con chi crede in quei diritti quanto noi. I diritti si condividono con chi vuole diffonderli nel mondo e farli vincere, non con chi vuole seppellirli vivi.

Guardate Piccole Donne, è un balsamo per il cuore e la mente, fatto di un misto di calore, amore e bellezza, una perla di film al quale avrei fatto vincere l’Oscar come miglior film del 2019 senza pensarci due volte.