Die Welt: “La mafia aspetta i soldi dalla Comunità Europea”

In I miei Editoriali, Timbro e firma by Hagar Lane

Purtroppo sono parzialmente d’accordo, e spiego perché.
  1. Ho detto in un mio podcast 2 giorni fa che la vedevo male la faccenda della garanzia dal 90% al 100% da parte dello Stato Italiano anche per finanziamenti bancari di 5 milioni di euro, e questo a qualsiasi azienda, senza se e senza ma, semplicemente mostrando un calo di fatturato negli ultimi mesi (ovvio che tutti lo hanno avuto). Il giorno dopo il Fatto Quotidiano titola che la Guardia di Finanza lancia l’allarme al Governo italiano proprio su questo tema: “Finanziamenti a pioggia e senza nessun controllo”. Lo ritengo folle, una vera corsa sfrenata verso il baratro. Finanziamenti sì, a piene mani, ma oculati, oculatissimi, proprio perché ci giochiamo la rinascita o il fallimento vero, alla greca, per capirci.
  2. Avevo lamentato che i 600 € dati anche a società di consulenza plurimilionarie non aderenti ad alcuna cassa e senza il minimo controllo sulla ricchezza del destinatario, era quantomai assurdo e ingiusto, soprattutto verso chi non prendeva un centesimo, perché non a P.IVA, non avente CIGS, mobilità, disoccupazione o reddito di cittadinanza. Ecco che la Germania dice: “Se si crea una cassa integrazione europea, chi ne usufruisce deve essere impiegato per fare lavori per la collettività”. Lo ritengo sacrosanto, ma non da ora. Da sempre!!! L’Italia non ci sente, a quanto pare. AGGIORNAMENTO: il 10 Aprile il Governo, dopo aver riempito le tasche dei ricconi che hanno richiesto per tempo i 600 €, cambia regola, perché a Conte gli saranno fischiate forte le orecchie, oppure la Merkel gli avrà detto: “Stai distribuendo soldi ai ricchi? Te lo scordi che ti prendi i nostri soldi per darli agli italiani ricchi e che non ne hanno affatto bisogno”. Sembra che ora le persone a P.IVA non aderenti a nessuna cassa non possano fare domanda per ricevere i 600 € mensili (vedi Il Fatto Quotidiano del 10 Aprile), ma anche questo è sbagliato!!! Ci sono i ricchi e i poveri. È tanto difficile dare ai poveri e non ai ricchi sulla base del reddito e della ricchezza liquida e patrimoniale delle persone?
  3. Ho detto nel mio podcast che avremmo assistito a una marea di truffatori che si sarebbero leccati i baffi dinanzi al fiume di soldi che arriverà, e che andrà a finire nelle tasche di chi… lo sapremo solo a bocce ferme. E intanto esce fuori già oggi il primo “imprenditore” che in fretta e furia aveva cambiato il nome dell’amministratore delegato della sua impresa AGRICOLA (lui era sotto processo per vari reati col fisco) e partecipa niente popó di meno che, ripeto: con un’impresa AGRICOLA, alla gara Consip per la fornitura di mascherine. Voleva intascarsi una commessa di 16 milioni di euro. Immaginate solo 100 di questi soggetti, solo 100, e vedete come in un attimo ci possiamo mangiare la quota parte dei finanziamenti della BCE (che sono a debito, da ripagare fino all’ultimo centesimo, e non a fondo perduto, che sia chiaro). Mi chiedo come la Consip abbia accettato chiunque come partecipante alla gara per la fornitura di mascherine, incluso le imprese agricole. Dove avrebbe preso, secondo la Consip, le mascherine… un’impresa agricola? Ecco che abbiamo già iniziato a mostrare al mondo cosa può accadere in Italia con i soldi della Comunità Europea, poiché se siamo uno dei Paesi più corrotti al mondo… giusto ora siamo diventati tutti santi? I Paesi del Nord Europa chiedono rigore nell’uso dei soldi, da usare esclusivamente per il coronavirus. Se chiedono questo, e rigore su chi avrà quei soldi, io sono d’accordo, o il magna-magna di amici e amici degli amici ci porterà al fallimento. Dico sul serio, non ci sarà un altro giro di giostra se anche questa volta facciamo alla Totó e Peppino.
  4. Report ha fatto vedere in “La zona grigia” che in Campania sono state pagate parecchie decine di migliaia di euro per tagliare l’erba, riasfaltare un parcheggio, e poi sono state buttate lì delle tende per fare i tamponi, sgonfie, distrutte o mai usate, oltre che messe nei posti sbagliati.
  5. Ne Il Fatto Quotidiano si vedeva pochi giorni fa un sindaco pugliese che raccontava della vendita sottobanco dei buoni spesa scontati. Non ho mai capito come e a chi abbiano dato i buoni spesa, se c’è chi se li può vendere sottobanco.

E tutto questo è solo l’aperitivo, non l’antipasto, temo, di ciò che ascolteremo e vedremo nei prossimi mesi o anni. Partiamo male, per me, malissimo. Dovremmo mostrare un cambio profondo di mentalità, coscienza, rigore, ma anche politica di alto livello, eppure io non vedo nemmeno un piccolissimo cambiamento, ma tutto gestito alla solita maniera e dove succedono ancora e sempre le stesse vergognosissime truffe.

E la mafia? Boh! Ancora non ho capito com’è che i carichi di mascherine che la protezione civile dichiarò di aver spedito alle regioni del Sud, al Sud non sono mai arrivate. È caduto il silenzio stampa su questo episodio importantissimo. Ma il popolo deve sapere: “Si è scoperto dove si sono fermate le mascherine che erano dirette al Sud?” Speriamo che un giorno ce lo dicano.

Ecco, io sono per i coronabond, sono perché la Germania taccia, dal momento che è l’ultima che dovrebbe parlare, ma sono anche per un utilizzo dei soldi studiato a tavolino con i più grandi strateghi d’Italia, per far ripartire davvero il Paese, con controlli rigidissimi come mai, con pene di 20 anni di galera per chi truffa a sto giro e senza sconti di pena per nessuno, perché c’è in ballo la sopravvivenza di 60 milioni di persone.

AGGIORNAMENTO: Oggi, 11 Aprile, a fare la stessa affermazione del giornale tedesco sono due procure italiane, una del Nord e una del Sud, pertanto stiamo parlando di un problema concreto, da affrontare seriamente, e non di un semplice insulto alla nostra politica, ritenuta incapace di controllare appalti e flussi di denaro pubblico verso imprese mafiose d’ogni tipo.

Dl liquidità, i capi delle Procure di Milano e Napoli: “Rischio di un imponente trasferimento di soldi pubblici a imprese mafiose e evasori” – Il Fatto Quotidiano