Cosa fare per migliorarsi come scrittore?

In I miei Editoriali, Timbro e firma by Hagar Lane

Sfato un mito: Per diventare un bravo scrittore non si deve solo scrivere e leggere romanzi, come molti sostengono. Ritengo, anzi, che la lettura di romanzi debba ricoprire al massimo il 20% delle proprie letture. Qui di seguito spiego bene cosa celo dietro questa mia affermazione.

I linguaggi di programmazione di alto livello e lo studio di materie scientifiche, ad esempio, insegnano ad andare all’essenza delle cose (sintesi), e questa competenza, una volta sviluppata, la si ritroverà nel proprio modo di scrivere, anche quando si scriverà un romanzo.

Guardare molti documentari, di tutti i tipi, insegna a scrivere in modo “visivo” e ad usare un linguaggio asciutto e ricco al tempo stesso, soprattutto con riferimento alla voce narrante. Aiuta, in altri termini, ad utilizzare una voce narrante (onniscente) non giudicante e distaccata emotivamente dai fatti al punto giusto, che faccia, in altre parole, da sottofondo perfetto alla storia senza prevalere sui personaggi come fosse un personaggio essa stessa.

Lo studio della psicologia, degli archetipi e della simbologia, permette di creare un testo con forte impatto emotivo, giacché i lettori sono sempre due: quello cosciente e quello inconscio. Se non si soddisfano entrambi la lettura non sarà potente. Il lettore inconscio recepisce il contenuto attraverso le descrizioni del contesto, la mimica facciale e linguaggio corporale che inserisci fra le righe, le emozioni che trasmetti, e per tutto ciò serve la conoscenza di materie ben precise, e ho detto quali sono.

Lo studio della natura (mondo animale, piante e minerali), come quello di qualsiasi altra materia (moda, cucina, filosofia, storia, lingue straniere, politica, medicina, etc.) permette di usare sapientemente le metafore, che in un romanzo sono molto importanti se si vuol creare un’opera che sia anche utile.

Conosci te stesso. Questa è la cosa più importante per scrivere un bel romanzo, e poi… formarsi una grande cultura, a 360 gradi, e non composta quasi unicamente dalla lettura di romanzi, peggio ancora se appartenenti tutti al genere letterario del quale si vuol scrivere un libro.

Un intero mondo di studi forma lo scrittore, unito ad una profonda conoscenza di sé. Questo garantirà anche l’originalità del proprio modo di scrivere, che è uno degli aspetti che fa grande un’opera.